Se questo è un uomo
Bestiario beiwaluense
Lo Shifu (shifus shifus)
di Federico "Pugnale" Ferrara
Il sostantivo shifu è impropriamente tradotto in italiano come "signore" quale appellativo riferito ad un uomo di discreta anzianità; tuttavia, nella realtà dei fatti implica una vastissima e specificissima gamma di attributi, che vanno molto oltre la mera età anagrafica. Esistono diverse razze di shifu, ognuna con forti peculiarità. Quella che segue è una dettagliata scheda etologica per comprenderne meglio le caratteristiche ed apprezzarne le qualità.
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Vertebrati
Famiglia: Shifidi
Genere: Shifus Shifus
Aspetto esteriore: tutte le diverse sottospecie di shifu vengono accomunate da alcune imprescindibili peculiarità fisiche. La testa degli shifu è ricoperta da un manto di capelli nerastri che egli eviterà accuratamente di lavare per creare un manto protettivo impermeabile molto simile a quello delle foche; molto in voga fra gli Shifu è il cosiddetto taglio "pingtou", ovverossia testa-piatta, una pettinatura realizzata con l'utilizzo di pialla e livella a bolla da falegname al fine di assicurarne la più completa orizzontalità (Fig.1); lo shifu apprezza questo taglio semplice e netto perchè ne esalta lo sguardo becero da vecchio cinghiale.

Lo shifu sottostà inoltre ad un severissimo codice d'abbigliamento. La collezione primavera-estate-autunno-inverno è composta da pochi essenziali capi: polo a manica lunga marca Giordano con incrostazioni di sugo millenarie, che d'estate può essere accorciata con un nodo birichino per mettere in mostra non senza civetteria l'ombelico; cintura pataccona marca septwolf; pantalone nero vagamente zampato, anch'esso pateticamente rimboccato nei giorni afosi; píxié, ovvero un orripilante mocassino scafandrato in similpelle, talmente intrecciato con la figura dello shifu da divenirne uno dei segni più caratteristici (Fig.3).
Età: l'unica caratteristica che accomuna tutti gli shifu da Harbin ad Hong Kong, è l'età dimostrata. Lo shifu ha un età compresa tra i 40 ed i 55 anni, anche se la datazione esatta è impossibile. L'unico modo per stabilirlo è tagliarne un braccio e contare i cerchi.
Alimentazione: gli Shifu mangiano circa una volta alla settimana una jianbing al lato della strada. Sono predatori notturni a raramente li vedrete desinare alla luce del giorno, ma sarà altresì facile avvistarne parecchi nel cuore della notte a consumare il frugale pasto all'interno del loro taxi. Vero propellente per lo Shifu è invece la baijiu, una potente bevanda alcolica ad alto contenuto di ottani disponibile nelle versioni verde e super. Altra componente fondamentale per la fisiologia dello shifu sono le sigarette. Uno shifu di stazza media fuma nel periodo di veglia circa 230~240 sigarette (approssimativamente 4/min). Ovviamente, all'interno del mondo del tabacco, gli shifu sono incredibilmente selettivi sulle sigarette da fumare, e certo non sanno cosa farsene delle vostre Marlboro Light da froci; gli shifu prediligono tabacchi la cui concentrazione di catrame si avvicina a quella del comune asfalto, il che causa loro il famoso scaracchio-dello-shifu, una soluzione di muco e bitume particolarmente viscosa che gli shifu espellono rumorosamente dal cavo orale e che spesso porta alla morte i gabbiani nel cui si impregnano le penne. Non dissimilmente dalla celebre pellicola di cinema d'essai "CRANK", se il sistema endocrino di uno shifu scende sotto una ben definita soglia di nicotina, questi muore.
Esistono sostanzialmente due specie di Shifus Shifus, divise in base alla partecipazione o meno di questi al mondo del lavoro. Qualora abbiano un lavoro (ovverosia, facciano i taxisti), gli shifu vengono allora denominati quali Shifu Tassinari, qual'ora si trovino invece senza un impiego, essi prendono il nome di Shifu Sfaccendati.
>> Shifu Tassinaro (Shifus qunaris) (Fig. 3): marcata caratteristica dello Shifu Tassinaro è il ristrettissimo habitat in cui vive, vale a dire il proprio taxi. Gli S.T. non abbandonano mai la postazione di guida se non per procacciarsi rapidi pasti che furtivamente consumano all'interno della vettura. Il proprio taxi è per lo S.T., oltre che mezzo di locomozione, anche datore di lavoro, padre affezionato, intimo amico, moglie fedele ed amante focosa. Un motto comune fra gli Shifu Tassinari è "dietro ogni grande Shifu, c'è un grande taxi". I taxi degli S.T. sono mediamente dei vecchi modelli Wolksvagen o Hyundai che da noi manco gli albanesi, ma qua te li spacciano come roba di gran classe. Lo strettissimo rapporto con il proprio taxi accomuna tutti gli S.T., ma a parte questo, all'interno degli S.T. sussiste un'ulteriore ramificazione razziale, con grandi peculiarità comportamentali. Vi sono S.T. particolarmente taciturni e schivi (Shifus qunaris silens), che non vi rivolgerebbero parola nemmeno se foste i loro figli tornati dalla guerra, e S.T. incredibilmente loquaci (Shifus qunaris cagacazius) che invece non esiteranno a sciornarvi tutto il poco nozionismo che hanno assimilato nella loro monotona vita in un profluvio di parole: in questo caso l'unico modo per salvarvi sarà fingervi sordomuti per la durata del tragitto; esistono S.T. che guidano molto lentamente e con grande prudenza (Shifus qunaris emmòvetes), esperti nell'infilarsi in grandi ingorghi e rendere anche il viaggio più breve un'odissea infinita, ed altri molto rapidi e spericolati (Shifus qunaris demens), che vi faranno provare un'esperienza rallystica indimenticabile fiondandosi contromano e col rosso attraverso incroci affollati, e riavvicinandovi, per quanto possiate essere atei, a Dio; poi, ci sono S.T. espertissimi di strade (Shifus qunaris sgamus) che conoscono Pechino personalmente, e, tramite scorciatoie segrete, possono condurvi da piazza Tiananmen a Milano Porta Venezia in meno di 40 minuti, ed altri (Shifus qunaris incapax) che sanno malapena di trovarsi in Cina, e riescono a sbagliare molte volte strada perfino su un rettilineo senza incroci. Esistono infine Shifu con gusti musicali assolutamente trendy, il cui autoradio spara 八八七 station con i bassi a mille e che sgommano forte se parte Bad Romance, ed altri che invece vi infliggeranno le frequenze di Radio Supplizio, una stazione che passa 24/24 i dialoghi sbiascicati di due noiosissimi figli di puttana.
>> Shifu Sfaccendato (Shifus Meishires) (Fig. 4): gli Shifu Sfaccendati amano ritrovarsi in gruppi formati da circa 15-20 individui sugli ampi marciapiedi beiwaluensi, svolgendo le più disparate attività ricreative. Di questa specie, fra le razze più comuni troviamo lo Shifu Scacchista (Shifus Meishires Kasparovi) amante dello xiangqi, una variante cinese degli scacchi con pedine molto più grandi per evitare che vengano ingoiate. Gli Shifu Scacchisti si affrontano in incontri lunghi anche otto giorni su scacchiere grosse come deltplani che appoggiano pateticamente sul retro dei loro sanlunche, e giocano mantenendo un grottesco aplombe. Attorno agli Shifu Scacchisti si radunano nugoli di una loro variante parassitaria, gl Shifu Scommettori (Shifus Meishires Ludicus) che scommettendo cifre che possono arrivare addirittura a diverse centinaia di sassi, infastidiscono gli Shifu Scacchisti puntando sull'uno o sull'altro, ed apostrofando i perdenti con parole quali "strunzo". E' altresi facile avvistare Shifu Cartisti (Shifus Meishires Raminus) che sfoderano on the road tutta la loro capacità nel praticare un antico gioco cinese con le carte, chiamato Shciàk! (Regole dello Shciak!: ad un numero illimitato di giocatori radunati ai bordi di una cassetta, bidone, cumulo di merda o qualsiasi altra cosa diversa da un tavolo vengono distribuite una cifra a cazzo di carte; comincia il più grasso, che scegliendo in maniera completamente casuale una carta che ha in mano, la scaraventa con una forza inaudita sul pianale, generando il rumore da cui prende il nome il gioco, Shciak! appunto. Dopo un certo numero di turni, il giocatore più anziano si stufa e butta tutte le carte per terra bestemmiando forte. Egli dunque ha vinto, ed il gioco è concluso). Esistono anche shifu particolarmente sportivi che si dedicano al giuoco del jianzi (Shifus Meishires Ronaldus), i quali dopo essersi messi in cerchio si palleggiano un complicato attrezzo noto anche come ammasso-di-piume-e-ferraglia, e se lo passano coi piedi con gesti tanto ripetitivi quanto ridicoli; il jianzi è stato scelto come miglior gioco dell'anno dalla rivista Scassiamoci le palle. Esistono Shifu sfaccendati che amano la musica e sfortunatamente vogliono condividere il loro amore per essa con i passanti; particolarmente nefasto per la vostra giornata sarà imbattervi con un suonatore di erhu (Shifus Meishires Fastidiofonus), uno strumento monocorda il cui ascolto, nei casi più fortunati, induce al suicidio. Esistono infine Shifu particolarmente pigri (Shifus Meishires Meishires) che, sprovvisti di ogni qualsivoglia abilità od interesse, appena hanno un minuto si schiacciano un pisolino; la grande flessibilità unita ad una eccezionale soglia del dolore di questi Shifu, fanno sì che possano oziare in un incredibile dormisutra di posizioni, che vanno dal giaciere sull'asfalto rovente alla strada ghiacciata, da tavole di legno chiodate fino al vano posteriore dei loro triciclini.
Avete appena letto, Federico "Pugnale" Ferrara.
Come sempre il re del blog si prende la libertà di aggiugnere un piccolo e sofisticato contenuto all'articolo.
Se il video non dovesse funzionare potete cliccare QUI per avere il link diretto a Youtube! Enjoy!
LO STAFF DI BEIWALUSTORIES
indiscutibilmente il miglior articolo che sia apparso sul blog. un grazie anche a giucas casella.
RispondiEliminauna tua ammiratrice segreta.
Articolo meraviglioso, fantastico, geniale. Se fosse Beiwalu, ne sarebbe il contrario. Per me l'apice si tocca con lo "Shifus qunaris cagacazius", ma è tutto bello. Grazie fede.
RispondiEliminaI love you Sponge
RispondiEliminaahahhahahahahahahahahahhahahah
RispondiEliminaEsterrefatto
RispondiElimina太牛鼻拉!
RispondiEliminaassolutamente geniale, non so come possano uscirti certe idee, bellissimo come quello dei chuar dopo tutto.
RispondiEliminada un tuo ammiratore assolutamente NON segreto!
p.s. cmq il video alla fine è davvero tanta roba