giovedì 4 ottobre 2012

Taaaac, un articolo! IL PANINO DI CARTONE


E' passata molta acqua sotto i ponti (del canale di beiwalu) dalla pubblicazione dell'ultimo articolo, eppure rieccoci qui, a riempire le vostre vite tristi con contenuti ancora più tristi. Sono successe molte cose da quell'ultimo articolo, cose GRAVI. Una di queste è senza dubbio l'elezione di Mr e Miss Shoushida. Ne sono usciti RE e REGINA, il multicolore Frozen e la potente Imperatrice Francesca. Negli ultimi tempi però tra gli abitanti di beiwalu ma soprattutto tra i membri DEL CONSIGLIO, serpeggia malcontento................. Ragione per cui, in un paese fortemente democratico come la Repubblica Popolare Cinese, sento il bisogno di appellarmi ai netizens di beiwalu per avere un parere sull'elezione di Frozen. Avrete modo di esprimere la vostra soddisfazione o insoddisfazione tramite il sondaggio che mi appresto a lanciare....... "TU CHI AVRESTI ELETTO??" 

Ma torniamo a noi, uno dei collaboratori più importanti, ovvero l'amatissimo (dagli uomini e dalle donne ma sopratutto dai bingari) @-_§$MaSKoLo$§_-@ ridà vita all'ormai moribondo BEIWALUSTORIES. Ci regala una panoramica pechinese sulle prelibatezze disponibili in orari notturni da......mangiare. Gustatevi l'articolo


Il panino di cartone 

Cari lettori, anche ieri sera mi sono sbronzato, e se conosco bene I frequentatori di questo blog, anche per voi è stata una serata dura, piena di calci, lividi, limoni, risse, FROZEN, TERIGI, e adesso siete a casa, chiusi in posizione fetale, a leccarvi le ferite. Se vi è successo quello che è successo a me, oltre ai suddetti malesseri fisici e mentali, avete anche una forte, fortissima sensazione di nausea e il vostro stomaco è inquieto. Non riuscite a darvi pace, la digestione è come bloccata. Di cosa sto parlando? Sono I classici effetti da FAMAZZA ALCOLICA.

Ebbene sì, della nightlife pechinese se ne è parlato ampiamente su questa e altre piattaforme, in tanti sanno quali sono i locali di tendenza (in genere quelli dove vanno I collaboratori di questo blog), in tanti hanno rimedi contro il postumo (in genere fare sesso con I collaboratori di questo blog), ma quando sono le cinque del mattino, siete soli in mezzo ad una strada con venti yuan in tasca e la FAMAZZA ALCOLICA non vi dà tregua, avete delle risposte? Dov'è il vostro Dio, quando la dareste anche ad un cinese puzzolente piuttosto di sbranarvi un Big Mac?

Essendo questo un blog che parla di MERDA, e visto che io in questo momento mi sento di MERDA, vorrei toccare l'argomento scottante che è il mangiare di MERDA che si trova per strade alle cinque di mattino in questa città SCHIFOSA e di MERDA. Essendo tre le aree del divertimento e dello sballo, vorrei appunto proporvi una selezione dei migliori modi di riempirsi la pancia sanlitun, gulou e wudaokou dividendoli appunto per area, oltre ad alcuni consigli generali.

Prima di tutto bisogna mettere dei paletti. Ammettiamo che quando siamo alla ricerca di cibo alle cinque del mattino siamo sbronzi e probabilmente incazzati (visto che è venerdi sera e non stiamo scopando), non abbiamo un CAZZO, ma davvero un CAZZO di voglia di aspettare, quindi il cibo dovrà essere pronto pochissimo tempo: eliminiamo dunque tutto ciò che ha bisogno di più di due-tre minuti prima di essere sbranato. Inoltre, mi deve davvero riempire, mica mi sazio di noccioline, quindi deve essere potente, sostanzioso, MASCHIO: eliminerei perciò anche dolciumi e caramelle (se poi volete saziarvi di cioccolato alle cinque del mattino, cazzi vostri). Inoltre dovrà essere economico (I soldi sono andati in long island) e non troppo distante dalla discoteca (ripeto siamo SBRONZI e INCAZZATI DIO CANE).

Perfetto, siamo finalmente pronti, possiamo ora iniziare il nostro affascinante viaggio alla ricerca dei cibi più ignoranti che Pechino può offrire.....


Sanlitun: indigestioni e nausee.

Vics, Mixx, Smugglers, Elements, blah blah blah non siamo qui per parlare di questo, bensì per scoprire le gemme mangerecce che Sanlitun può offire. Iniziamo subito scomodando uno dei mostri sacri di Pechino...

La Bing davanti allo stadio – universalmente riconosciuta come la bing più buona di Pechino (e quindi del mondo) la bing davanti allo stadio è comodamente situata al crocevia di grandi masse migratorie di sbronzi provenienti da Vics, Mixx, Latte e Elements. Servita di default con una bella salama, pare che il segreto di tanta bontà stia nel fatto che non usino le uova di discarica comunemente usate dagli altri bingari. Per intenditori.

Indice Nausea Mattutina: 2/5



L'hot dog davanti allo stadio – spuntato un paio di anni fa, questo bellissimo chioschetto offre hot dog pieno di colesterolo e maionese per 20 yuan circa, che seppur non riempiendo al 100% rimane comunque un bell'antipasto ignorante al 100%. Fa del suo sapore acidulo e della sua consistenza di plastica i suoi punti d forza. Per il Dackz.

Indice Nausea Mattutina: 4/5


Le bing tra Sanlitun e l'Ambasciata Italiana – anonime e senza carisma, sono comunque in una posizione ottima in quanto vicine ai bar, e si sono recentemente fatte notare per aver fatto prendere a Maskolo un 4-5 chili. Per scialbi e noiosi.

Indice Nausea Mattutina: 2/5




Gulou: vomiti e malesseri

Di Gulou non ne so niente, se volete mangiare alle cinque del mattino non me ne frega un cazzo, trovateveli da solo, ad ogni modo sarebbe qualcosa di organic e sfigato.

Indice Nausea Mattutina: suca.



Wudaokou: rigetti e schifi

Da un punto di vista di mangiare ignorante mattutino, wudaokou è una benedizione divina: andiamo a scoprire come farci del male.

7/11 – se volete informazioni più dettagliate potete leggere il mio articolo precedente, ad ogni modo il 7/11, pluripremiato dalla nota rivista “Famazza & Smascelli” come “Outstanding Sbrano”, “Best Sgagno” nonchè definito “il migliore locale dove sfamarsi e smascherare finte fighe”, è in assoluto il re dalla famazza mattutina. Non solo a buon prezzo, ampia scelta di sushi e comodamente posto accanto al Propaganda, è anche il cibo più digestione-friendly. Per i deboli di stomaco.

Indice Nausea Mattutina: 1/5


La Bamba – da sempre uno dei miei preferiti, la bamba propone offerte mattutine che vi faranno dimenticare la coreana che pensavi te la dovesse dare, ma proprio davvero dai cazzo zio ci sei ormai è fatta e invece è scappata quando siente andati in bagno. Per gli sfortunati in amore.

Indice Nausea Mattutina: 4/5


McDonald's e Burger King - niente da aggiungere su questi pesi massimi dello sbrano mattutino, che comunque vengono a mio modesto parere superati in pesantezza e malessere da la Bamba, ottimi invece quando la famazza ci coglie sul taxi tornando a casa: i veri esperti ordinano dieci minuti prima di arrivare a casa in modo che il mac sia già li bello pronto ad aspettarci davanti alla porta della nostra abitazione. Per chi non si arrende.

Indice Nausea Mattutina: 3,5/5


Considerazioni finali

Lo sbrano mattutino è un fenomeno comune e normale. Non bisogna vergognarsene, per tanto spero vogliate commentare e suggerire altri modi con cui distruggermi l'apparato digerente e procurarmi una bella laduzi. A volte la delusione di non essere riusciti a intortare una cinese può essere insostenibile, ed è giusto trovare un pò di consolazione in cibi cattivi e ipercalorici
Prima di lasciarvi, un ultimo consiglio: Pechino è piena di negozietti aperti 24 ore (parlo delle catene di 便利店) dove potete trovare il cibo più sconsigliato di tutti: il famigerato hamburger dentro le confezioni di cartone. Non voglio descriverlo per non privarvi della gioia di provarlo, è il famazza-food definitivo, soprattutto se provato con una confezione di wurstel, anche esse disponibili in questi negozietti. Per autolesionisti e Ciccio.

Indice Nausea Mattutina: 5/5!!!!1!

Ricordo che siamo sempre alla ricerca di nuovi collaboratori oltre che di finanziatori. E votate cazzoo

mercoledì 11 aprile 2012

L'importanza di John Bon Jovi nel panorama musicale di Beijing. Del @>TeRgI<@

Il panorama musicale pechinese svaria su qualsiasi genere, si può andare nei vari club più tamarri a sentire gli ultimi successi di Rihanna o Lady Gaga, nelle rockoteche più hipster con il Conte Mascetti e consorte a parlare di quanto la rivoluzione culturale abbia influenzato il modo di tirar su col naso dei cinesi, o altrimenti perchè no un pò di buon Rap/Hiphop insieme a persone famose come le veline, arrivando cmq ad altri mille generi come il JipsyClash cinese, ElectroReggae, GangstaJazz o Northern Soul mediorientale, i tipici generi che piacciono a veri duri come Ciccio per intendersi. Poi in ogni caso se proprio non si ha voglia di uscire si può sempre rimanere sulle scale della Shoushida ad ascoltarsi gli ultimi tormentoni voce e chitarra dei MicheleMascolo&basta.


I problemi però risultano essere i seguenti: a noi i generi Hipster ci fanno cagare e ammiriamo il modo di accumulare muco dei cinesi; non abbiamo nè porto d'armi nè peni abbastanza grandi per poterci buttare in habitat GangstaRap/Hiphop; il cantante/chitarrista/unicomembrodellaband dei MicheleMascolo&basta dopo l'enorme successo con il pubblico della Shousha ha deciso di trasferirsi nella zona più ricca di Pechino (nota adesso anche come SonnyDistrict, ex-Sanlitun) a fare la bella vita concedendosi a succulente bing da ben 5/6 yuan, lussi ed eccessi che noi gente del ghetto davvero non possiamo permetterci (come se non bastasse gira la voce che sia diventato gay).

Anche se poi alla fine parliamoci chiaro, dobbiamo essere onesti con noi stessi, il problema non è nemmeno troppo loro bensì nostro perchè a noi in realtà il tamarro piace. Fondamentalmente se Gigi D'Agostino venisse a suonare in Cina noi avremmo i biglietti con mesi di anticipo; saremmo pronti anche a reggere la sputacchiera a Rihanna quasi sperando che sbagli mira ingioiellandoci viso, mani o vestiti.

Ecco perchè gira che ti rigira finiremo sempre lì, nel locale patrimonio mondiale dell'ignoranza: il Propaganda, what else? Si, alcolici marca "laduzi", prezzi bassissimi, baristi inefficienti, sporcizia da hutong, pubblico di peones che stacca da lavoro scordandosi la doccia e viene a puzzare nel locale caratterizzato dalla grande e luminosa stella rossa. Insomma un contesto che si unisce in un perfetto connubio con la musica tamarra.

Quindi tra urla, ascelle e gettate partono gli intramontabili "I just had sex" o "I got an hangover" e tra un brindisi e l'altro si provano approcci con cinesi alte poco più di 150cm con i baffi anche solo per pronunciare almeno una volta a serata la parola che ci piace tanto "shalebajide".

Ma adesso cosa manca? il tipico caucasico comprendente camicia sbottonata, jeans e timberland, di cosa avrà mai bisogno? È davvero possibile che manchi ancora qualcosa per sentirsi appagato? Possibile, e ve lo dico io cosa manca, c'è bisogno di una pennellata di un colore diverso che dia alla serata una sfumatura migliore, ci vuole il pezzo classico dentro quel mare di ignoranza grezza.

E finalmente eccolo, quando meno te lo aspetti, la schitarrata violenta irrompe nel locale, il tempo si ferma, la terra trema e da spazio all'inconfondibile frase:

"THIS AIN'T A SONG FOR THE BROKEN HEARTED"


Si, il buon vecchio Bon Jovi anche stasera ha spaccato in due la stella rossa sul soffitto del PPG ed è entrato a dettare legge.

Probabile che si vedranno persone che dopo mezz'ora aspettata in fila per arrivare al bancone e chiedere un bicchiere di cherosene-tonic, fregarsi dell'ordinazione per correre il più velocemente possibile sul cubo e ritrovare, dopo circa un paio d'ore a vagar da soli, l'amico perso appena varcata la soglia d'ingresso che ormai è solo capace di reggersi in piedi (male) e di intonare "IT'S MY LIIIIIFFFEEEE" abbozzando mugugni e altri strani versi adeguati vagamente al ritmo musicale per tutte le altre parti di testo che si differenziano appunto da "it's my life".

Dopo quei 2/3 minuti di follia tutto tornerà alla normalità, ognuno al suo posto e chi era già sbronzo al 77,3% potrà continuare con impegno e dedizione la sua opera di "stasera voglio proprio perdere il controllo" (da leggere con intonazione adeguata che purtroppo è impossibile da descrivere a parole), chi stava baccagliando può tornare a considerare la persona/semaforoverde che "stranamente" voleva un pezzo di lui, chi stava vomitando può tornare ad emettere gli ultimi conati, e chi stava essendo Mascolo può provare a rigirarsi nel letto e cercare di riaddormentarsi dopo essere stato svegliato dalla chiamata-loca dell'amico sbronzo ed incosciente al PPG che provava a coinvolgerlo in qualche modo: risponde la segreteria telefonica.

Il giorno dopo inevitabilmente, a meno che non ci si svegli su qualche banchina di Wudaokou o in un letto sconosciuto dopo aver rovinato una famiglia, saremo presenti al tipico Briefing del pranzo e dopo aver elencato gli avvenimenti Gravissimi (anche quest’ultima parola va letta con intonazione adeguata ma non starò a descrivervi nemmeno questa) accaduti si spenderanno un paio di minuti per ricordare quel pezzo musicale evergreen, e a volte se ne spenderanno anche fino a 20/30 di minuti se un particolare amico vorrà raccontare per la milionesima volta la sua relazione speciale con quella canzone.





Beh insomma, ci sono svariegati modi di viverla, la cosa certa è che se mai farete l'errore di entrare nel Propaganda, prima o poi nell'arco della serata, che vi piaccia o no, sarete costretti a sentirla ed è probabile che se mai una sera i DJ malauguratamente facessero l'errore di non inserirla in playlist subiranno l'immediato licenziamento a fine serata previa lapidazione da parte dei clienti presenti.

Lode a te Jon Bon Jovi

lunedì 12 marzo 2012

"Ci sono malformazioni e malformazioni"




Si chiama Hazel Jones, ha 27 anni ed è inglese. Occhi azzurri, capelli biondi e... Due vagine.

Sì, sì, avete capito bene la ragazza è dotata di due fiche complete, quindi di due uteri, di due cervici, di due imeni e così via...

A raccontarlo è stata la giovane stessa, ospite di una trasmissione televisiva del canale britannico ITV1, durante la quale si è detta "orgogliosa e fiera" della sua malformazione che per lei (e non solo) malformazione non è. "Appena l'ho scoperto l'ho detto a tutti! E' stato fantastico ed è utilissimo per rompere il ghiaccio nelle feste. E se non ci credete potete controllare, mi piace mostrare a tutti le mie parti intime".




Questo farà ridere qualche mio amico
Tutte le persone che (sfortunatamente) mi conoscono sanno che la sensibilità è la qualità che meglio mi caratterizza, ragione per cui mi sono proposto di trattare questo scottante ma allo stesso tempo delicato argomento. Come prima cosa mi viene naturale commentare l’estratto della sua intervista. "Appena l'ho scoperto –Cioè? Ti è spuntatata come un brufolo una mattina? - l'ho detto a tutti! –Ci stà, anche io avrei agito in questo modo. Ciao Hazel come stai? HO DUE FIGHEEEEE- E' stato fantastico –Beh di sicuro inizi a capire di avere un’arma in più con i ragazzi- ed è utilissimo per rompere il ghiaccio nelle feste –Qui non vorrei correre il rischio, dal quale mi guardo bene in ogni mio articolo, di cadere nel baratro oscuro della banalità e della volgarità. MA. Questo pezzo suona molto come: alle feste dico che ho due fighe e rimorchio subito, non credete?-. E se non ci credete potete controllare, mi piace mostrare a tutti le mie parti intime" –TAC! Eccola sgamata la libertina, mi immagino già la tipa che ogni giorno va a scuola con gli occhi bassi con la gonnellina sotto il ginocchio e lo zainetto vecchio di dieci anni che si invaghisce del fighetto della scuola, lo guarda per un semestre, poi alla festa di fine semestre, si veste in 3 ore e si trucca in 4, va alla festa, tira un grosso respiro sta per andare a conoscerlo, in quel momento arriva Hazel che la anticipa dal figo e gli fa: ciao ho due fighe vuoi vederle? Tlin tlin tlin jackpot-


Ecco Hazel in posa sexy

Vi starete chiedendo: Doppia vagina vuol dire doppia verginità? Ebbene si. E li si può decidere se conservarne una per dopo il matrimonio o giocarsele tutte e due subito, cosa che la nostra Hazel pare aver fatto. Voi donne cosa avreste fatto? Ne avreste tenuta una per “uso personale” per poi concederla solo al proprio marito? Sono sicuro che qualcuna delle mie amiche ne avrebbe fatto un uso ben diverso.

Secondo uno studio medico, il suo caso è uno su un milione. Ho fatto un rapido calcolo e se consideriamo di genere femminile la metà della popolazione mondiale ci sono in circolazione circa 3500 bi-fighe, TROVIAMOLE! Il problema è che di sicuro non tutte saranno cosi a loro agio come Hazel che addirittura usa questa sua “malformazione” per rompere il ghiaccio nelle feste.



"BIVIO" sembra essere la parola chiave. Il pene del suo partner si trova ad un bivio ogni volta che vuole farsi un giro, anche per esempio qualora decidesse di avere dei bambini, deve decidere un po’ dove farlo crescere.


Il ragazzo giusto per lei comunque esiste, il ragazzo che si “adatta” meglio alla sua situazione, e qui il verbo “adattare” mi è venuto pensando agli adattatori delle spine elettriche (se ci pensate c’è una certa relazione tra le cose). Questo ragazzo indiano, che non ha voluto rilasciare il nome per ragione di privacy (si vede che alle feste non aveva lo stesso successo di Hazel e cosi ha cominciato a non dirlo più a nessuno), è uno dei rarissimi casi di difallia. Infatti l’incidenza statistica è di uno ogni 5.5 milioni di persone, quindi fatevi i conti femminucce, è davvero più facile trovare un ago in un pagliaio, anzi due aghi. In ogni caso questo giovane ragazzo vuole farsene tagliare uno perché a quanto pare non è una sorpresa gradita alle pudiche indiane. Nell’articolo non vi è specificato se sono presenti anche quattro testicoli, ma secondo me si. Chissà che carattere!



Steve con due attrici.

Ad ogni modo in questi tempi di crisi stiamo imparando a valorizzarci per quello che siamo, mettere in gioco tutte le nostre carte migliori per riuscire a sopravvivere in questo mondo del lavoro sempre più spietato. Hazel mettendosi in mostra su un canale nazionale ha in qualche modo “fatto centro”. A scovarla è stato Steve Hirsch, il capo della Vivid (mai sentita?), una nota società produttrice di materiale pornografico che ovviamente non poteva non farsi scappare una simile rivelazione ed ha subito proposto un film alla 27enne britannica. L’offerta è una di quelle alle quali è difficile dire no, sul piatto ci sono la bellezza di un milione di dollari. Ovviamente mi piacerebbe conoscere il tipo di evoluzioni che Hazel dovrebbe performare, di certo non si aspettano baci a stampo da una con simili potenzilità. Ma Hazel non sembra una timidona, e i maligni dicono che stia facendo il giro delle trasmissioni d’oltremanica solo per fare lievitare ulteriormente il suo cachèt.


Vedremo come finirà questa storia che personalmente sto seguendo con attenzione, uscirà mai il film di Hazel? E se cosi fosse quale sarebbe il titolo? Qualcosa simile a "two is megl che one, maxiboner!" ? Ad ogni modo non mi interesso di pornografia, preferisco le ragazze vere. E rivolgendomi proprio a loro, al nostro pubblico femminile... Anche se non avete due vagine non sentitevi da meno, siete perfette cosi! Detto questo, mi metto la giacca, spengo il computer ed esco. 3500 non sono così poche...

domenica 12 febbraio 2012

Riepilogo di sto cazzo, e un nuovo sondaggio di merda! Barboni!

Ciao a tutti, cari annoiati lettori di BEIWALUSTORIES. Il sondaggio è chiuso (anche da un po' di tempo) ed eccomi qui a tirare le somme come mi tocca fare ogni volta. Innanzitutto, vi ringrazio per i numerosi voti, bravi. Ho scoperto che siamo molto seguiti anche da "non-cinesi", quindi da oggi in poi cercherò di tradurre un po' anche per i lettori che non hanno mai avuto il piacere di calpestare suolo cinese o anche solo non han mai avuto la fortuna/sfortuna di studiare cinese al costo di risultare un po' noioso per voi che il cinese lo sapete bene................

Ma passiamo ai risultati...

Con grande piacere noto che Houhai è il fanalino di coda (ciao Maskolo). Sarete d'accordo con me sul fatto che Houhai non può essere un luogo di WANNRRR (che vuol dire di divertimento ) per il semplice fatto che a Houhai ci vai con la morosa, quindi non ti stai divertendo. Quattro voti, ovvero Maskolo con Internet exlorer, con firefox, con chrome e un voto dal pc della sua ragazza.

Ben cinque voti per il classico "fatti i cazzi tuoi" che si difende bene, il sottile piacere del risponder male ed essere ignoranti batte lo splendido panorama di Houhai e i suoi drink costosi. Perfetto.

Quarto posto per la prestigiosa Sanlitunrr, sinceramente mi sarei aspettato qualcosa in più, ma insomma ognuno ha i suoi gusti. Io ho votato per Sanlitunr, ho votato per il gongti, la jiubajie, le folli corse in risciò o come cazzo si chiamano, tra risate, e gin tonic che ti sporcano le mani.

Medaglia di bronzo per l'alternativa Guloudajie che raggiunge quota nove voti, sfiorando il secondo posto. Secondo posto dove si trova la sorpresa di questo sondaggio. Medaglia d'argento per ANAL!! Che colleziona ben dieci punti. Mi piace immaginare i fan di Anal appollaiati dietro al loro schermo che combattono la loro guerra silenziosa sondaggio dopo sondaggio. Prima o poi vincerà anal, ve lo prometto.

E al primo posto........ Il luogo che ha reso nere le vostre scarpe bianche, che ha fatto finire in un bagno di sangue le vostre cene di classe, che ti offre open bar a 50k, donne facili, kfc e Mc Donald nel giro di pochi metri... Sto parlando ovviamente della lurida Wudaokou.

Wudaokou (五道口) è il quartiere universitario di Pechino, dove sono raccolte le migliori università della città e dove risiedono la stra grande maggioranza degli studenti stranieri. Di conseguenza.... Fate due più due, ristorantini accettabili, locali economici dove ogni giorno sembra venerdi sera. Finchè non sali in taxi e ti ricordi che il giorno dopo devi andare a scuola, o meglio, dovresti andarci. Ed è qui che lo studente medio della Shoushida, al mercoledi (ma anche al lunedi o giovedi) si reca per poter brindare con i propri amici ai propri insuccessi, ascoltando e perchè no ballando le note di Rihanna, Lady Gaga o Pitbull.
Insomma viva wudaokou, vicina, economica e soprattutto come piace a noi: LURIDA.

Il blog sta vivendo un buon momento, abbiamo nuovi collaboratori, ci sono articoli freschi e di qualità sempre crescente... Sono soddisfatto del lavoro del mio staff. Ne approfitto per rinnovare l'invito a chi fino ad ora è rimasto nell'ombra a passare da anonimo lurker di un blog stupido a protagonista glorioso e ricco contattandomi in pvt. Se avete un contenuto così irriverente da voler mantenere la vostra penna nell'anonimato potete chiederlo, BEIWALUSTORIES ama il mistero oltre che l'ignoranza. Non è un mistero invece che qualcuno questo semestre mi ha molto deluso. Le delusioni, a meno che non vi chiamiate Michael Gamma (curatore della rubrica "Delusioni e altri piaceri della vita") sono veramente una brutta cosa.  Qualcosa, o peggio qualcuno, che disattende le nostre aspettative rendendovi tristi, amareggiati, talvolta INCAZZATI NERI. Sicuramente qualcosa durante l'ultimo semestre vi ha deluso vero? Ed è proprio su di questa parola che voglio giocare nel prossimo sondaggio.

DURANTE IL SEMESTRE PASSATO, COSA O CHI TI HA MAGGIORMENTE DELUSO?

Bene. Ed ora come spesso faccio, regalo un piccolo contenuto finale...

Si sente nell'aria... Lo sentite? Come cosa? Ma ovvio l'ammoooreee infatti S. Valentino si avvicina!
C'è chi lo passerà in un ristorante costoso, affogando nel dolce succo dell'amore qualsiasi problema economico per poi mangiare bing per settimane; chi lo passerà malinconicamente a casa perchè ha l'amore "lontano" e  poi ho sentito parlare di gente che: Amore, ma non credi che S.V. sia una festività commerciale? E' tutto studiato per farci spendere soldi inutilmente, te lo dico già ora che non ti porterò nessun cioccolatino, l'amore si dimostra in altri modi...

Cervello di lei: Che uomo che ho incontrato, non come gli altri che sono tutti mainstream e pensano di conquistarmi comprandomi delle "cose", e poi quell'aria bohemién da ribelle contro la società. Che bello l'amore. Mi sento proprio fortunata, adesso accendo una candela alla vaniglia cosi mi rilasso prima di stirare!

Cervello di lui: i cioccolatini le fan diventare il culo grosso e costano un sacco, ah si mi fermo dal tabacchino a prendere le cartine.

BEIWALUSTORIES da che parte si schiera? So che ve lo starete chiedendo... (mmmm si è proprio così)

Ma è semplice! Tutti sanno lo staff di BEIWALUSTORIES è composto in maggioranza da inguaribili romantici, e proprio per questo noi ci schieriamo dalla parte dell'amore. Che ci volete fare, saremo all'antica! Ma ci piace esserlo. E proprio per augurare un buon giorno di S.Valentino a tutti, ecco un video. Ero indeciso tra lo spot dei Baci con la coppietta che si sbaciucchia sotto la pioggia e questo, spero di aver scelto bene..............

ECCO IL VIDEO

MI RACCOMANDO VOTATE AL SONDAGGIO SCHIFOSI DI MERDA, E TENETEVI PRONTI PER IL CONTRIBUTO CHE FROZEN CONOSCIUTO ANCHE COME "IL PRINCIPESSA" O "NETTUNO" O "ONDA BLU" CI REGALERA'.

LO STAFF DI BEIWALUSTORIES















giovedì 9 febbraio 2012

IL DACKS SI SPORCA LE MANI DI INCHIOSTRO. "La chiamata loca"


C’è chi la chiama disperazione io la chiamo poesia.
La Chiamata Loca, un racconto.

Quanti anni e quante stagioni ho attraversato in quella che i cinesi chiamano la Capitale del Nord. In molti pensano che tra gli austeri palazzi, le vie trafficate, lo smog, un ragazzo possa sentirsi piccolo come un insetto se contestualizzato in un ambiente urbano così imponente ed austero. In molti pensano che in simili realtà un individuo diventi un numero, una misera ed insignificante percentuale se paragonato alla massa che sembra viva grazie ai ritmi frenetici imposti dallo sviluppo economico, ai nuovi canoni estetici importati dall’occidente. La città non dorme mai. Gli abitanti, agli occhi dei visitatori stranieri, risultano automi, vuoti, lo straniero si domanda dunque quando e se questa gente ad un certo punto della loro vita si ferma, parla, ride, piange, ama, insomma…Vive. 




Sono passati tre lunghi anni, ma il ricordo di quella sera è ancora vivo nella mia mente. La primavera era ormai alle porte, le vie della capitale avevano cominciato a tingersi di rosa pallido dei fiori di ciliegio e ovunque per strada si poteva respirare quell’aria nuova, fresca di cambiamenti. Stavo passeggiando sul lungolago di Houhai in compagnia degli amici di sempre, ridevamo e ci scambiavamo aneddoti, sensazioni su quella che per tutti noi è stata la prima volta in oriente, con quel velo di amarezza dettato dalla consapevolezza che il periodo più bello e ricco della nostra vita, di li a poco sarebbe giunto al termine. Ci fermammo in un cafè-lounge per un calice di pinot grigio, un gruppo suonava del flamenco… Fu proprio in quel momento che mi resi conto di quanto amassi quella città, quella compagnia, quell’ambiente, ma fu nello stesso identico momento che mi fermai a riflettere. Nonostante fossi in compagnia di persone meravigliose mi sentivo irrimediabilmente solo, privo di quella fiamma che arde e che scalda il cuore che solo una dolce amante ti può dare. Mi allontanai per un attimo dal gruppo in direzione del lago e dopo una breve passeggiata mi fu tutto molto chiaro. Quella sera volevo solo Lei.
Presi in mano il telefono, lo fissai per qualche minuto e mi feci coraggio, la chiamai. Preso dall’emozione del momento la voce cominciò a tremare, Lei mi tranquillizzò dicendomi. “Ruidi, sono contenta di sentirti, parla pure, non ti sentire in imbarazzo!”, a quel punto mi calmai, le confessai che volevo vederla, anche solo per un minuto, le dissi: “Y.Y., ho capito perché nei cieli sopra Pechino non ci sono stelle, sono tutte cadute al suolo e tu sei quella che brilla su tutte. Non mi sono mai addormentato senza prima guardare le stelle…”. Lei sorrise ed accettò di incontrarmi poco distante da dove mi trovavo.
Arrivai al luogo dell’incontro e la vidi li che fedele mi aspettava, con i suoi lunghi capelli neri che cadevano sul suo meraviglioso vestito di seta, la sua collana di perle risaltava ancora di più quegli occhi neri e profondi come il mare. Non parlai e non la salutai per non rovinare quel momento magico, fissai il suo sguardo e la baciai. Lei alzò lo sguardo, mi prese per mano, si avvicinò all’orecchio e mi sussurrò una sola dolce parola: “andiamo”. Da quel momento fu mia. Salimmo su di un tassì e la portai all’appartamento dove ci amammo per tutta la notte.

PER TUTTI COLORO CHE ANCORA NON CI FOSSERO ARRIVATI: TUTTE CAZZATE!!!!!!
LE COSE CON LA CHIAMATA LOCA SONO ANDATE COSI’
ATTENZIONE IL CONTENUTO DEL SEGUENTE ARTICOLO CONTIENE UN LINGUAGGIO VOLGARE CHE POTREBBE URTARE LA SENSIBILITA’ DEL LETTORE, CHIEDO DUNQUE SCUSA ANTICIPATAMENTE SE QUALCUNO DOVESSE SENTIRSI IN QUALCHE MODO OFFESO.


Sono passati tre cazzo di anni e il ricordo di quella sera è abbastanza offuscato, comunque è andata più o meno così…
La primavera era alle porte di conseguenza le giornate si facevano irrimediabilmente più grigie dallo smog e l’aria diventava particolarmente pesante e irrespirabile. Accompagnato dalla solita cricca di analfabeti alcolizzati, brancolavo in cerca dell’ennesimo shot a Sanlitun, in corpo avevamo quantità di alcohol degne della compagnia Julia, dal gruppo partivano ululati e bestemmie mentre invano cercavamo di imbastire qualche discorso sulle tematiche classiche che interessano ai giovani: figa, calcio, figa. Sguardo basso e busto in avanti, cercavamo di farci spazio tra la folla di beoni e puttane che colorano le vie della movida pechinese, di bar in bar, di shot in shot, arrivammo distrutti al Kai dove oltre al classico tequila-sale-limone ebbi la geniale idea di spararmi anche qualche bel gin tonic al salto… Il locale, descrivibile solo con l’aggettivo MERDOSO era colmo di americani sbronzi, shifu che si esibivano in danze erotiche d’accoppiamento attaccati all’unterrimo palo da lap dance posto al centro del locale, tutto attorno un manipolo di cinesi bassi dai capelli stile Frozen presi da attacchi di convulsioni. Figa zero, conato di vomito in arrivo. Mi allontano dunque dal gruppo di desaparecidos con cui sono uscito per andare a orinare addosso ad un muro all’esterno del locale, a malapena controllo il getto di orina sporcandomi i pantaloni, non ci faccio caso e continuo a far festa e ad ordinare solvente industriale (che in Cina si chiama vodka lemon). Ad una certa verso le 2:30 mi rendo conto che tutti i buoni propositi della serata erano andati felicemente a puttane. Altro che discoteca e baccaglio, per me solo chuan e letto. Ciò nonostante non mi voglio dare per vinto, il mio approccio alla figa è come quello di una squadra inglese di calcio: anche se in svantaggio non bisogna mollare mai!!! E’ con questi presupposti che la mia mente perversa ha elaborato la mia prima chiamata loca. Sfogliando la rubrica del telefono ritrovo il numero di una cinesazza che con l’inganno mi sono già scopato il weekend precedente. Principio di erezione. Decido di chiamarla ma l’impresa si fa complicata. Dopo svariati tentativi lei, incazzata come un coyote, risponde al telefono, ma dato l’orario improbabile, si scatena in un mantra da cinque minuti di bestemmie, infamando me, la mia famiglia e tutta la mia stirpe. Grazie alla mia proverbiale capacità comunicativo/persuasiva riesco a calmarla e dopo 20 minuti di conversazione in veneto-cinese riesco a convincerla a farsi trovare per una certa ora sotto casa mia. E’ fatta! Torno dal nucleo a festeggiare e a pavoneggiarmi dell’impresa, ordino da bere e continuo la serata. Dopo qualche giro carico come un revolver salgo su un taxi e mi dirigo verso casa. Tra un bicchiere e un altro accumulo un notevole ritardo, ritardo di cui ho pagato le conseguenze una volta arrivato a destinazione.
Inferocita mi stava aspettando da mezz’ora, capelli secchi e spettinati, occhiaia degna di un Raver da Civitavecchia, abito talmente sintetico che non appena la vidi decisi di gettare più lontano possibile la sigaretta appena accesa… Orribile, ma a quell’ora non potevo pretendere di meglio. Dribblo con maestria tutti i suoi discorsi riguardanti cose come il rispetto, la puntualità, il mio alito e la convinco a salire. Ci sta! Il rapporto consumato fu tra i più brutti della mia vita, mi ricordo in particolare di un rapporto orale dove mi sembrava di aver infilato la nerchia in una tagliola per volpi. All’indomani mi risvegliai con lei al mio fianco, mi scusai per il mio comportamento e le offrì una cena in settimana. La cosa divertente è che il weekend seguente la Chiamata Loca me l’ha fatta lei…

Flying Dackz


Ebbravo il dacks, articolo meraviglioso... Che qualità!! La chiamata loca per chi vive a Pechino è un classico, è come il paracadute d'emergenza. Sempre tornando al termine "Qualità" non può che venirmi in mente un personaggio che ormai tutti conoscono, in terra italica, come in terra gialla. Il famigerato Frozen. Spietato con le donne come sul terreno di gioco, la figura di Frozen è ormai un'icona alla Shoushida. Nonostante questo, si è sempre rifiutato di dare il suo contributo a BEIWALUSTORIES. Ebbene dopo un'opera di convincimento durata mesi, stiamo per poter assaggiare un pezzo di Frozen, anche se per via telematica. Ecco la locandina dell'evento.


A presto.
LO STAFF DI BEIWALUSTORIES.




mercoledì 25 gennaio 2012

Delusioni ed altri piaceri della vita, la rubrica di _@\MiChAel GAmMa/@_

Figa? No, grazie.

A volte, nelle lunghe giornate di pioggia, nei momenti di preziosa solitudine tra una tazza di thè fumante e una bestemmia sui gruppi cristiani di facebook, è bello lasciarsi cullare dal passato e ripensare agli attimi più felici, i ricordi più belli, le avventure più memorabili. La prima fidanzatina, la prima vacanza con gli amici, il primo bacio. La prima volta, dopo qualche mese di relazione, che ci si sente finalmente liberi di poter scoreggiare accanto alla propria ragazza. Avvenimenti indimenticabili che ci accompagneranno tutta la vita e che occupano quel posticino lì, in fondo all'anima, dando vita al nostro io più intimo, più speciale, più prezioso.

Ricordo ancora con tenerezza la mia prima volta in Cina: all'epoca ero solo un giovane e inesperto cafoscarino a Shanghai, il cui unico obiettivo era di comprendere la cultura cinese e rispettare, rispettare, RISPETTARE questi simpatici e affettuosi amici dell'uomo che abitano il misterioso Oriente. (Mi piace paragonare la mia prima volta in Cina al KFC: un'esperienza brutta, sporca e dannosa alla salute, ma che goduria!). In realtà, come potrete ben immaginare, vi era un obiettivo più viscido, più subdolo, obiettivo comune a tutti gli studenti stranieri in Cina (tranne il Tergi che è gay): unirmi alla sterminata orda di occidentali che, armati solo di panza e doppio mento, sciamano per i quartieri notturni di shanghai alla ricerca di prede orientali da portarsi a letto (tranne il Tergi che è gay).





Come potete ben immaginare, le provai tutte, ma con scarso successo (Tergi gay gay gay): essendo giovane e inesperto, attribuii questa sconfitta al mio vestiario da pezzente, considerato da alcuni amici beccafiga non adeguato agli standard VIPS di Shanghai (col tempo, avrei capito che in realtà potevo sopperire alla bruttezza dei miei abiti semplicemente applicando la "Dividi, Confondi & Attacca", tuttavia sarei dovuto arrivare a Pechino prima di imparare questa importante lezione di vita).



Deciso a ritagliarmi un posticino tutto mio nell'albo d'oro dei panzoni cacciatori di cinesi, mi diressi a Qipulu e mi feci fare un bell'abito su misura, indumento che sarebbe stato, per lo meno secondo i miei piani, il biglietto da visita per gli ambienti da scopatina giovane in cui tanto volevo inserirmi. Dopo un paio di settimane, ritirato il mio bell'abitino dal sarto disonesto di turno, decisi di indossarne la sera stessa la giacchetta e buttarmi, per l'ennesima volta, a caccia di gialle.


Fu un successo, cari lettori: mi bastò andare in mezzo alla pista del Mao, guardarmi un attimo intorno, e venni subito arpionato da questa tipa: due parole, haha che bello il tuo accento e BAM, tutti felicemente a casa mia (ricordo ancora che non volle neppure che le pagassi un drink, vittoria completa).

Gasato da questo inatteso ma memorabile successo, mi ricordai del detto "squadra che vince non si cambia": quel giacchetto divenne infatti il mio affezionato wingman per tutto il semestre cinese, accompagnandomi in memorabili battute di caccia allo Shelter, M2, Dragon, Ricky ecc. Purtroppo però, qualcosa andò storto: la magia, l'attimo di follia e passione di quella sera al Mao non si ripetè mai più. Nacque così la leggenda di "Figa? No, grazie".

Come avrete ormai indovinato, cari lettori, "Figa? No, grazie" altro non è che quella giacchetta, quell'abito da finto ricco che mi aveva regalato un fugace momento di felicità, una sera, da sbronzo, a Shanghai. Continuai a indossare "Figa? No, grazie" con constanza, sperando che il miracolo si ripetesse, ma non servì a niente. Ogni volta, prima di uscire, mi guardavo compiaciuto nello specchio, e ogni volta ritornavo a casa sconfitto, deluso, insoddisfatto dalla vita (insomma, non avevo scopato). Nulla riusciva a tirarmi su il morale, tutto intorno a me era tristezza, lo spritz era sempre più amaro e i Crackers suonavano in ogni calle. Tutto sembrava perduto, fino a quando non raggiunsi la Verità Ultima.
Era chiaro ormai che "Figa? No, grazie" allontanava la passera come neanche il peggiore dei nerd che studia giapponese in dipartimento. Decisi allora di farne la mia forza: indossare "Figa? No, grazie" serviva a manifestare a tutti il mio desiderio di restare tranquillo per una sera, di non buttarmi in avventure spericolate e di essere arbitro imparziale delle sbronze dei miei amici. Indossando "Figa? No, grazie", mandavo un forte messaggio al mio animo insicuro: per una sera, era ok non andare a caccia, andare in bianco non era più una disfatta, ma una orgogliosa presa di posizione.

Cari lettori, sono sicuro che avrete intuito il fine ultimo della mia rubrica su questo blog: trovare un modo, non importa quanto patetico, per far sì che una sconfitta diventi una vittoria. "Figa? No, grazie" può esserne considerato il manifesto. Quando la indosso, so che tanto non becco, e quindi torno a casa col cuore in pace, rassicurato, pronto a raggiungere il nirvana con xnxx. C'è forse una vittoria più grande di questa? C'è forse un modo migliore per sentirsi in pace con sè stessi?

La risposta, affezionati beiwaluers, è naturalmente negativa. La Verità Ultima è a portata di mano, aspetta solo di essere trovata, chiunque voi siate, dovunque vi troviate. Per questo, cari lettori, vi esorto a non fermarvi alle apparenze, alle menzogne che vi stanno intorno, ma vi spingo ad andare oltre, a cercare, in ogni delusione, un piacere della vita.

AL PROSSIMO ARTICOLO DI BEIWALUSTORIES, PEZZENTI.

sabato 14 gennaio 2012

Delusioni ed altri piaceri della vita, la rubrica di _@\MiChAel GAmMa/@_

Un Amico Sincero: il 7Eleven

I veri amici, si sa, sono tesori preziosi, che vanno custoditi, apprezzati, vissuti. I veri amici non ti deludono mai, ti sanno consolare, ti danno fiducia e, quando scaturisce un diverbio, non importa quanto violento, si riesce sempre a trovar una soluzione e a ristabilire la pace.

Alle elementari, con i miei amici più cari, giocavo ai videogiochi, alle superiori mi nascondevo per fumare le mie prime sigarette, mentre all’università saltavo le lezioni per, ehm, giocare ai videogiochi (ma poi, era peggio beccarsi sei pere a PES da Alvise o la lezione di Leoncini?).Trasferitomi a Pechino credevo, sbagliandomi, che i veri amici fossero i bruti con cui si andava a stanare le cinesi al PPG (analizzeremo della dottrina del “Dividi, Confondi & Attacca” in un altro post), ma recentemente, con l’avvicinarsi dell’età della responsabilità, sono giunto a una conclusione differente: il 7eleven è il mio solo vero amico. Follia? Stupidità? Superficialità? Forse. Ma prima, vi supplico, leggete fino in fondo questo mio piccolo sfogo personale, e solo dopo giudicate, magari lasciando un breve commento a fondo pagina.

Perché dunque il 7eleven?

Dopo giorni di disperata meditazione, di molteplici dubbi e insostenibile sofferenza, sono finalmente riuscito a trovare delle risposte per il mio animo confuso, risposte che sono felice di condividere con voi, affezionati lettori di “Beiwalu Stories®”.

Lavoratore a Gongzhufen


Chiudete gli occhi e immaginate: è lunedì sera, il giorno dopo avete lezione alle otto ma siete riusciti a convincere qualche sballone a venire con voi al PPG. Sul taxi, sedete sul sedile anteriore, vento in faccia, 88.7 nelle orecchie, birra e sigaretta in mano, sorriso da ganzo sul volto e buone, buonissime probabilità di limoni gusto aglio con cinesi baffute. Percorrendo la solita strada, oltrepassate la storica “Alice Ginecology” (istituzione che meriterebbe un post tutto per sé) e pregustate la cappa di sudore e fumo che rendono tanto speciale il PPG. Procedete fieri verso l’incrocio grande che, dopo aver svoltato a destra, vi condurrà di fronte alla stazione della metro, quando dalle retrovie arriva un odioso commento: “Ma perché non hai detto al tassista di girare prima cosi si arrivava diretti al PPG?”. E’ vero, cambia poco, ma per noi che a Pechino non siamo arrivati ieri è questione di orgoglio, e ad ogni modo non è bello iniziare la serata con tre sbronzi che ti tirano merda. Come evitare questa situazione? Semplice: sulla destra, dopo la cara “Alice”, c’è un 7eleven, faro luminoso e fedele posto proprio all’inizio della viuzza, spesso con lavori in corso, che ci porterà gagliardi al PPG. Un amico vero non ci indicherebbe la direzione che dobbiamo prendere in un momento di indecisione? Non si farebbe in quattro per evitarci situazioni imbarazzanti?

Continuate a immaginare: siamo finalmente arrivati a destinazione, apriamo il portafoglio e, come al solito, non è una visione consolante. La sete però è forte, e siamo coscienti che il PPG da sobri è peggio di un anal smoothie (per maggiori informazioni, visitare lemonparty.org). Come ottenere il massimo da quei due soldi che abbiamo? 7eleven, naturalmente. Non importa se sake, soju o birretta all’ananas, entrare al PPG instabili e confusi è decisamente facile ed economico, e inoltre, bivaccandoci davanti, si ha la possibilità di conoscere importanti personalità locali, discutere di “Dividi, Confondi & Attacca” con altri cacciatori di teste, adocchiare la fauna coreana all’ingresso del PPG, migliorare il cinese negando pochi spiccioli ai mendicanti, scambiarsi promesse di eterna amicizia con negri molesti, ecc. Un vero amico non ti offrirebbe una birretta? Non ti presenterebbe persone nuove, stimolanti?

Siamo finalmente dentro. In pista, applichiamo la solita “Dividi, Confondi & Attacca” e ci ritroviamo al bancone con un esemplare di cinese femmina. E’bella? Ha i baffi? E’ veramente una femmina? Impossibile a dirsi, e dopo un paio di sole, vorremmo anche capire chi ci stiamo per portare a casa. Con una scusa usciamo all’aperto, ma anche qui la luce è fioca, e la nostra mente ottenebrata dall’alcool continua a vedere davanti a noi miss universo. Come evitare la sola? “Bellezza, andiamo a degustare una birretta all’ananas al 7eleven”. Ed è qui che avviene il miracolo e la sirenetta con cui ci siamo strusciati tutta la sera appare nel suo vero aspetto, spesso un bestio informe senza denti. Un vero amico non ci fermerebbe quando stiamo per compiere una sciocchezza? Non ci farebbe vedere tutto da un altro punto di vista?

Sono ormai le sei, la serata è giunta al termine e incombe la famazza. Certo, c’è il KFC, il panino a La Bamba, ma vogliamo a tutti i costi evitare il classico “Effetto Kebab” il giorno successivo.Cosa mangiare? Come sfamarci dopo le fatiche di una notte da guerrieri? Caro 7eleven!! Sperando che gli altri sballoni che la sanno lunga ci abbiano lasciato qualche avanzo, la grande selezione di sushi saprà placare i nostri bisogni animaleschi. Io adoro la combo triangolino + tubo + scatola, non mi ha mai deluso, e soprattutto il giorno dopo, una volta svegliatomi, non mi sembra di stare digerendo il famoso anal smoothie di prima (per maggiori informazioni, visitare lemonparty.org). Un vero amico non ti offrirebbe una mano nei momenti del bisogno? Non ti cucinerebbe una pasta-con-tutto dopo il Rivolta?

Caro Lettore, ora sai il perché della mia scelta. Spero che, dopo aver letto la mia piccola confessione, tu possa pienamente capire il nome della mia rubrica, allontanare dalla tua vita le false e odiose amicizie che ti circondano e riuscire ad apprezzare un amico sincero, economico e sempre disposto a schierarsi dalla tua parte. Perché si sa, le donne passano, ma gli amici, quelli veri rimangono. Ti vorrò sempre bene, 7eleven, finchè Lawson non ci separi.


Ebbravo Maskolo, allora non mangi solo le Bing ah??? Bravo bravo.

So che BEIWALUSTORIES vi piace cosi, ma ogni tanto bisogna pur trattare argomenti seri. Come in questo caso la malasanità. Ebbene vediamo cosa è successo a questo sfortunato signore, tale Guo Qingbo, residente a Dezhou (Shandong). Sei anni fa il signor Guo soffriva di calvizie, un problema che purtroppo affligge molti uomini di questi tempi, vuoi lo stress, vuoi i qimokaoshi, vuoi le poche ore di sonno... Anche nello staff di BEIWALUSTORIES c'è qualcuno che inizia ad aver questo problema, ma sono sicuro che ve ne sarete già accorti da soli. Tornando al signor Guo, vedendo i suoi capelli giorno dopo giorno restare sul cuscino decise di rivolgersi al medico di fiducia, dottore che gli consigliò di usare dei contraccettivi come shampoo per i capelli. I capelli sono ricresciuti, come peraltro testimonia il video, ma guardate cosa è successo....................Cliccate QUI